di Alberto D’Ettorre.
Di fatto questo virus ha diviso lo sviluppo dell’umanità in due tempi: “PRE-COVID” e “POST-COVID”, come 2000 anni fa accadde, con la nascita del vero MESSIA. La differenza sta nel fatto che questo nuovo Messia non proviene da Dio, essere supremo e sempiterno, ma da chi ha l’arroganza e il delirio di una smisurata sete di potere perché vuole una società basata sulla riduzione in schiavitù della popolazione, al servizio di pochi.
Domanda: Lei dott. D’Ettorre non crede alla diffusione naturale della pandemia?
No. Ci sono molte contraddizioni circa le modalità e il luogo di partenza della pandemia. La prima cosa è che il virus è partito dalla città di Wuhan, con la storia del pipistrello martire di un virus che il genere umano, in maniera compassionevole, ha voluto condividere.
Però c’è qualcosa che non va in questo virus perché da Wuhan ha raggiunto tutti gli angoli del mondo, tranne che Pechino e Shangai, molto vicina a Wuhan, che sono le capitali economiche della Cina. Quindi parliamo di un virus molto contagioso che è corso a infettare città come Milano, a 8.700 km da Wuhan, oppure Parigi a 9.800 km, città della Spagna a 9.830 Km, senza però raggiungere Shangai che dista appena 629 km. e Pechino a 1.052 Km.
Per colpa di questo virus tutta l’Italia, ed 1,3 miliardi di persone in tutto il mondo, sono state chiuse in casa: la nostra economia è stata fortemente penalizzata. Il mercato azionario mondiale si è quasi dimezzato senza avere però effetti sul mercato cinese .
Potremmo concludere che con questo “Virus-Messia” stiamo ancora subendo il più grande attacco terroristico nella storia dell’Umanità.
Domanda: Com’è cambiata la società?
Non appena i media ufficiali hanno divulgato la notizia della pandemia, tutti i cittadini si sono rintanati nelle proprie case ed hanno assunto un atteggiamento difensivo e di distacco dai propri simili, ancora prima che imponessero il lockdown. Quest’atteggiamento è emerso anche per colpa di virologi, di scienziati, di rappresentanti delle istituzioni (Istituto Superiore della Sanità-Ministero della Salute) che, più che rappresentanti del mondo scientifico, sembravano conduttori televisivi con l’aggravante che terrorizzavano senza mai parlare di possibilità terapeutiche. Anzi formavano un coro unanime: ”STATE a CASA, ATTENTI AL DISTANZIAMENTO SOCIALE“, terminologia del tutto sociopatica perché sarebbe stato più corretto chiamarlo “distanziamento fisico”, data la sostanziale differenza dei due significati.
Purtroppo anche ora, pur essendo terminato il lockdown, siamo vittime della “sindrome della capanna” perché chi non ha impegni di lavoro, e quindi prevalentemente gli anziani in pensione, non intende uscire per paura del contagio. Dell’ecatombe di anziani soprattutto nelle RSA, non se ne parla più? Ne parlano poco i media ufficiali, i parenti delle vittime del Covid-19 (causa di morte non sempre accertata a causa della negazione delle autopsie), si sono riuniti per fare una causa comune allo scopo di avere spiegazioni dei decessi avvenuti.
Domanda: Perché venivano negate le autopsie?
Una circolare del Ministero della Salute dell’08 Aprile e un’altra successiva del 26 Aprile 2020, vietavano l’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID -19, sottolineavano però che parecchi anziani erano deceduti senza essere stati sottoposti a tamponi né tests sierologici. Era quindi legittimo assecondare la richiesta dei familiari a pretendere l’esame autoptico.
L’affrettato incassamento e la repentina cremazione successiva, spesso praticate senza osservare le precauzioni prescritte dalla circolare ministeriale, impongono severe considerazioni.
Domanda: Vuole dare delle spiegazioni più precise?
Circa le linee guida elencate nella circolare ministeriale, non possiamo fare a meno di chiederci perché era richiesta tanta attenzione durante l’esame autoptico e durante l’assistenza al paziente. Infatti, essendo il virus un parassita, muore con la morte dell’organismo che lo ospita.
Ecco perché c’è chi sospetta che si fosse trattato di antrace, dato che è un batterio che produce spore che possono sopravvivere per anni dopo la morte dell’ospite.
Potrebbe non essere un caso che il 15 Maggio è stata recapitata una busta contenente antrace al Presidente della Regione Piemonte Cirio. Questo confermerebbe come l’antrace circolasse nel nord Italia. La stessa ministra Capua aveva ritenuto di fare degli approfondimenti in Lombardia perché c’era il sospetto che qualcosa agisse aumentando i decessi.
Domanda: Ma a Milano si continua a morire per Covid-19?
Spesso accade che nelle situazioni di crisi, i farabutti facciano grossi affari ed è così che emergono conseguenti ipotesi basate su dati concreti.
Innanzitutto il 40% della totalità delle RSA ha sede in Lombardia. Parecchio denaro è stato investito in queste strutture da Istituti bancari come l’Intesa S. Paolo, l’Ubi Banca, la Cattolica Assicurazione. Qualcuno ha avanzato il sospetto che si fosse voluto creare appositamente la maggiore gravità della pandemia, per farla perdurare a lungo.
Parecchi pazienti andavano a curarsi nel gruppo San Donato, il cui Presidente è Angelino Alfano, ex-Ministro della Giustizia. Egli controlla il S. Raffaele di Milano, il Policlinico San Donato, il San Marco ed il San Pietro a Bergamo, oltre ad altre strutture per un totale di 44 sedi in Italia, con 5.361 medici e 4,7 milioni di pazienti.
Secondo le tariffe stabilite dal Ministero della Salute, una degenza in terapia intensiva costa 1.500 euro al giorno al SSN, ed è stata impegnata mediamente per 22 giorni, prima che il paziente passasse a quella sub intensiva a 900 euro al giorno, e poi finisse nella degenza in reparto a 500 euro al giorno.
Statistiche alla mano, per il Covid-19, le più lunghe le degenze ospedaliere sono state riscontrate nel gruppo S. Donato e, guarda caso, la maggior parte dei pazienti è stata ricoverata in questa struttura.
Domanda: Si parla di altre cause?
Non bisogna trascurare l’inquinamento atmosferico e, fra i vari suoi componenti, anche le onde elettromagnetiche 5G, per le quali non vi sono certezze ma comunque forti dubbi.
Sono state riferite anche connessioni con le vaccinazioni antinfluenzali ed anti-pneumococchi, non per i danni provocati direttamente dai vaccini, ma perché la vaccinazione impegna l’organismo in una reazione immunitaria che può indebolire la sua resistenza all’attacco di un nuovo virus.
È come se un pugile che, rialzatosi dal tappeto dopo un sinistro ben piazzato, ne riceve subito un altro, è inevitabile che finisca al tappeto.
Ecco perché se “ i grandi virologi-veggenti” parlano di una nuova ondata di pandemia in Autunno, qualora il vaccino antinfluenzale fosse obbligatorio, le conseguenze potrebbero essere disastrose. Chi si assumesse una responsabilità di questo tipo, rischierebbe conseguenze anche penali.
Domanda: Ci sono terapie per tranquillizzare i pazienti?
Terapie ce ne sono ma, nel momento in cui cominciano a essere efficaci, vengono subito bloccate dalle Istituzioni, invece di lavorare per il benessere e per la salute dei cittadini.
l’OMS ha bloccato gli studi sull’impiego dell’idrossiclorochina, un farmaco piuttosto anziano del quale solo ora, dopo tanti anni, scoprono che ha effetti collaterali.
Non va dimenticato anche l’atteggiamento denigratorio contro il Dr. De Donno, per aver verificato che ha un buon effetto terapeutico il plasma iperimmune preso dai pazienti che hanno contratto e superato la malattia. Qui la politica si è subito inserita per fare affari. Paolo Marcucci, fratello del senatore Andrea, a capo della Kedrion Biopharma, si è messo a produrre gammaglobuline iperimmuni.
Va ancora aggiunto che non si può fare un vaccino contro un virus che non si conosce ancora bene, fatto questo dichiarato palesemente da grandi scienziati che ci stanno lavorando. Fra l’altro il genoma del virus varia da regione a regione.
Domanda: Ma si uscirà da questa situazione ? E in che modo?
I virologi, infettivologi, funzionari OMS andrebbero denunciati per “ procurato allarme “ poiché non fanno altro che ribadire il medesimo concetto: “state a casa e se uscite, mantenete il distanziamento sociale”.
In questo modo hanno provocato casi di aggravamento di malattie cardio-vascolari, neoplastiche, di pertinenza ortopedica e neurologica perché, per paura del virus, coloro che ne erano affetti hanno rifiutato di andare in Ospedale.
Si continua però a diffondere il terrore perché si ripete il ritornello iettatorio: “il virus circola e continuerà a circolare”. Ma ora il comitato di esperti, con a capo Colao (pagati dallo Stato Italiano), affermano che si può stare tranquilli con l’applicazione sul telefonino dell’App Covid-19, per tracciare i contagi. Ma non sarebbe più utile fare i tamponi di massa, oltre ai tests sierologici? Il rigore scientifico lo imporrebbe. Invece la notifica di esposizione al Covid-19 sui telefonini, fa parte di un programma che avevano stabilito forse anche prima della pandemia e che hanno continuato a perfezionare durante la quarantena, quando si è assistito all’abbattimento degli alberi, mentre tutti i lavoratori erano confinati nelle proprie case. L’abbattimento degli alberi era necessaria per favorire la propagazione delle onde elettromagnetiche 5G.
Domanda: Però il Piano Colao, utilizzando la rete, ha dato alla telemedicina un ruolo chiave?
La sanità perderà la sua connotazione umanitaria in quanto il piano “Rilancia Italia” svilupperà un ecosistema digitale della salute che connette tutta la sfera pubblica e privata, potenziando le tele–visite ed i pagamenti elettronici. E’ augurabile che gli Ordini dei Medici insorgano, in quanto viene ad essere vanificato il “ Giuramento d’Ippocrate” che pone alla base il rapporto medico-paziente, un rapporto fra due soggetti non realizzabile tramite il computer che, in concreto, è un solo soprammobile animato a comando, che viola il segreto professionale, perché i dati sensibili personali vengono messi in rete.
Il Piano prevede interventi a carico di tutte le fasce d’età, ma non delle persone anziane. Si dà importanza al Covid come se fosse l’unica malattia della storia dell’umanità; indubbiamente è la più importante per coloro che tramite questa pandemia hanno organizzato un altro tipo di società, intristita e impoverita. Se non viene dato spazio anche alle persone anziane, è forse perché devono essere sterminate?
Domanda: E ’favorevole all’uso dei DPI (dispositivi di protezione individuale)?
Certo ma non solo in questo momento e per questa malattia con questo virus. Noi siamo circondati da batteri, virus , miceti, allergeni ed è prudente l’igiene. Da quando siamo nati ci hanno insegnati a lavarci le mani, mai ci metteremmo a tossire oppure starnutire in faccia a chi interagisce con noi, nessuno di noi si metterebbe a schizzare saliva a chi ci sta di fronte. Per cui portare la mascherina mi trova consenziente (non esclusivamente per il virus-Messia) ma solo negli ambienti chiusi e non quando si è in macchina da soli oppure quando si passeggia in completa solitudine. Facendo un po’ d’ironia, ormai sta diventando un ornamento, un adattamento a una moda ma anche il simbolo della nostra attuale situazione: il bavaglio della nostra libertà, del diritto alla scelta delle cure, del diritto a spostarsi ed incontrarsi con amici, se non in numero contingentato.
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Associazione Articolo Tre
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